ROMANIA - anno 2016 - Km 4650
Tappe
Lucca - Belgrado (SER) Km 1070
Belgrado - Ighiu km 382
Ighiu - Cascada de capra - Bran km 540
Bran - Cartisoara - Brasov km 230
Brasov - Suceava km 344
Suceava - Moldovia - Turda km 356
Turda - Oradea km 192
Oradea - Villach km 815
Villach - passo San Boldo Lucca km 613
Durata del viaggio
9 giorni
Moto
GS 1200 ADV 2014
Partecipanti
Massimiliano, Stefano, Remo, Carmelo, Silvio, Andrea
Appunti di viaggio
1 Tappa
Partiti d Valdottavo alle 6:00 direzione Belgrado in Serbia, una tappa da km 1070 attraverso la Slovenia
e la Croazia. Diciamo che fino al confine con la Croazia il paesaggio autostradale è passabile, dopo è una noia
assurda. Belgrado la conoscevo già e per non sbagliare abbiamo prenotato in un albergo in centro,Hotel Rex (mediocre), così evitiamo di prendere taxi che in sei diventa problematico.
Direzione quartiere Boemien di Belgrado via Skadarska
Le origini di Skadarlija risalgono ai primi dell’Ottocento. Gitani, serbi e turchi si incontravano nelle bettole e nei locali a basso costo per consumare alcolici e concludere le serate, il più delle volte, fra risse e scaramucce.
Un luogo poco raccomandabile quindi, ma che col tempo avrebbe attratto artisti e intellettuali di talento, Qualcuno lo mette a confronto con Montmartre di Parigi, per l’atmosfera calda e accogliente che riserva al turista o, semplicemente, a chi lo attraversa.
Il ristorante che scegliamo è il Tri Šešira (tre cappelli) sicuramente il meglio della zona, ci abbuffiamo su due taglieri di carne squisita, con contorni di patate e salse varie, che non riusciamo a finire ci beviamo un pò di birra, caffeaccio e due passi di ritorno in albergo.
2 Tappa
Belgrado Ighiu passando da Timisoara dove ci siamo fermati solo per una breve sosta, dicono che il rapporto
Maschi femmine sia 1 a 4, in effetti girano tantissime belle ragazze, città universitaria bella, nel pomeriggio
attraversando mari di grano siamo arrivati a Ighiu un paese vicino a Sebes dove abbiamo alloggiato
Hotel Hanul St. Gheorgie, (buono) bella location, gestori molto gentili e cena ottima, avevamo portato un pò di vino e della grappa (per le grandi occasioni) finito tutto in una serata, domani andremo a fare i passi montani.
3 Tappa
Tappa 3
Partiti alle ore 9 direzione Transalpina.
La Transalpina (DN 67C), chiamata anche la "Strada del Re" o il "Sentiero del Diavolo", è un'altra strada che merita sicuramente un passaggio in moto una volta in Romania. Forse è meno conosciuta della fantastica e famosissima » Transfagarasan (DN 7C) ma anche questa ha le caratteristiche di una "strada avventura" tortuosa e spettacolare, piena di curve da brivido, tornanti stretti e ripidi e panorami magnifici. Secondo alcuni è persino più emozionante della stessa Transfagarasan. La strada Transalpina collega la cittadina di Sebes con la cittadina di Novaci nel gruppo della montagna Parang nei Carpazi meridionali ed è lunga circa 135 km. E' la strada più alta della Romania, infatti valica il Passo Urdele a 2.145 m di altitudine. (note dal sito Mototurismo)
Strada e passo Bellissimo, anche se ancora chiusa siamo riuscitia passare, consiglio. A chi capita da queste parti di farci un giro. Pomeriggio alla volta della famosissima Transfagarasan.
Tra le più belle strade del mondo, la Transfagarasan corre per chilometri attraversando riserve naturali fino a raggiungere il lago glaciale Balea. Costruita per volere del dittatore Nicolae Ceauşescu – è anche chiamata la Follia di Ceauşescu – tra il 1970 e il 1974, per permettere alle truppe romene di attraversare i Carpazi rapidamente in caso di un’invasione sovietica, la strada collega le Regioni della Transilvania e della Muntenia.
La strada, lunga 152 chilometri, parte dalla città di Bascov, vicino Pitesti, passa per Curtea de Arges e si snoda attraverso le montagne più alte della Romania regalando viste mozzafiato, a nord il paesaggio è arido mentre a sud si susseguono verdi vallate, e termina vicino alla città di Cartisoara. Molte le gallerie e i viadotti che incontrerete lungo la strada che si inerpica tra numerosi tornanti. (note dal sito turismo in Romania)
Fondo stradale pessimo solo in cima rispetta le aspettative purtroppo gli ultimi centinaia di metri prima della galleria la strada era chiusa dalla troppa neve, quindi siamo tornati indietro, 60km all'andata e 60km al ritorno
Una rottura, passiamo da Curtea de Arges - Campulung - ed arriviamo a Bran, percorrendo una strada fatiscente piena di buche, cani e borgate dove si nota la vera Romania povera ma onorevole. Passando tra paesi sperduti nel nulla dove tuti ti salutano vedendo le moto dove i ragazzini danno gas e ti rincorrono ci facciamo un totale di km 540. Ci siamo fermati a BRAN, Hotel Hanul Bran,(buono) e domani visita al Castello Del conte Dracula
Tappa 4
Delusione, il castello lunedì mattina è chiuso,quindi visita e foto dall'esterno e poi via ,tentiamo
La ,Transfagarasan dal versante nord. Seconda delusione arriviamo fino a quota 1350 poi la strada è chiusa, decisamente giornata no, optiamo per BRASOV dove ci riposiamo al' Hotel Coroana Brasovului (eccellente) . Stasera abbiamo cenato al rist. Pocol, ottimo menù italiano e ambiente al top . A proposito Brasov è una cittadina bellissima piacevole e vivibile.
Tappa 5
Partiti da Brasov direzione la regione Bucovina città SUCEAVA, strade bellissime su un altopiano sempre intorno ai 600/1200 metri, passiamo le gole, stupende, di BICAZ e poi verso la meta.
Il temporale non ci coglie impreparati e dopo aver messo le tute ci becchiamo un acquazzone con i fiocchi , bene fa parte del giro, arrivati a SUCEAVA troviamo un bel' albergo Casa de Oaspeti Suceava (ottimo), 4 stelle siamo gli unici ospiti, niente male cibo ottimo e accoglienza buona. La mattina veniamo a sapere che l'albergo era una vecchia dimora di vacanza del presidente Nicolae Ceaușescu, il proprietario , molto orgoglioso ci ha fatto visitare la struttura che ancora mantiene la camera personale , lo studio, ed una taverna con tutti i relativi trofei di caccia.
Tappa 6
Paretenza dopo una ricca colazione e saluti ai proprietari ci dirigiamo verso il monastero di Moldovita uno dei tanti e forse il più bello, interamente dipinto su tutti i lati con immagini sacre di santi e personaggi religiosi, una vera chicca di pace e tranquillità in un giardino molto bello.
Scattato le foto di rito e con un sole bellissimo ci dirigiamo verso la città di TURDA per visitare le famose saline.
La strada per arrivare a Turda è bellissima, scorre su un altipiano che va dai 700/1000 metri con una strada larga, tornanti prevedibili e scenari bellissimi tipo Austria, guidare la moto in una giornata così è fantastico e ci divertiamo un casino.
Arriviamo a Turda in serata e alloggiamo all' Hotel Sun Garden (buono) ubicato ai margini di una super strada prima di entrare in città. Dopo una doccia e sistemato le moto prendiamo un taxi che ci accompagna in città, piccola e carina così si presenta Turda, ci fermiamo in un bar e chiediamo un aperitivo e questi ci portano un bicchiere a testa colmo di grappa, cazz... quì usa così mah! comunque belli allegrotti andiamo a cena al ristorante
Hunter Castle un bello scenario, sembra di essere davvero in un castello molto macabro, quì Dracula la fa da padrone ovunque, mangiamo benissimo e beviamo del buon vino Romeno. Al ritorno comincia a piovere.
Tappa 7
Piove tutta la notte e la mattina continua, messe le tute anti acqua si parte alla volta di ORADEA un citta bruttina prima del confine con l'Ungheria.
Hotel Silver (eccellente) con piscina Spa e un buon ristorante dove decidiamo di cenare visto che la città di Oradea offre proprio poco.
Tappa 8
Partenza per VILLACH dove arriviamo dopo 815 km tra tempo bello e scrosci di pioggia che ci costringono a mettere e togliere la tuta Anti acqua in continuazione anche perchè fa molto caldo.
Oggi strada tranquilla e prevalentemente autostradale, cominciamo a rimpiangere le belle strade della Transilvania e della Bucovina.
Arrivati a Villach alloggiamo da Gasthof Bacher (buono) dove ceniamo con piatti tipici della Carinzia.
Tappa 9
Partenza da Villach direzione Tarvisio, Tolmezzo, Forni di Sopra e passo percorrendo la S.S. 52 della Carnica ( consigliata a chi passa da queste parti) il Passo della Mauria e Passo San Boldo dove un diluvio torrenziale ci impedisce di godere della particolarità di questo passo, proseguiamo per Longarone e prendiamo l'autostrada a Vittorio Veneto.
Una serie di temporali ci accompagna fino alle pendici dell'appennino, arriviamo a Valdottavo nel tardo pomeriggio.
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